lunedì 20 aprile 2020

TELEGRAM




Come tutte le app di messaggistica che si rispettino, anche Telegram offre la possibilità di creare i gruppi, con delle funzioni molto interessanti.I gruppi standard di Telegram possono contenere fino a 200 partecipanti; se il gruppo cresce, avviene in automatico l’upgrade a Supergruppo che può contare fino a 10.000 membri.
Tra le varie opzioni, c’è la possibilità di rendere i gruppi Telegram pubblici, in modo da essere accessibili a tutti.
COSA STA SUCCEDENDO SU QUESTA APPLICAZIONE?
“Stupro tua sorella 2.0”, La Bibbia, La Bibbia 3.0 con riserva, sono solo i nomi di alcuni gruppi comparsi su telegram con oltre 50 mila iscritti che rubano da altri social foto o video di ragazze inconsapevoli per farne qualsiasi uso.L’ultima violenza sulle donne consiste nell’usare photoshop per falsificare una fotografia per scopi pornografici o come si definisce su internet “revenge porn” ma non solo: la donna viene insultata con ogni genere di epiteto o addirittura ricattata con il risultato di danni psicologici enormi e rovinarle per sempre la vita. Il pericolo è per tutte e non risparmia nessuna perché non si fa distinzione di età. Nel vortice dello scambio libero e indiscriminato di immagini web anche minorenni: nel nostro territorio ci sono state già delle vittime e il tam tam di fare attenzione a questi gruppi e segnalarli è già iniziato.
COSA NE PENSO?
Non è più solo una chat, non è un gioco, non è uno scherzo. è un incitamento dello stupro, di ragazze, donne e bambine. Non può esistere una giustificazione per non intervenire e difendere la vita di minorenni e donne. Bisogna parlarne e fermare tutto ciò, definito da coloro che ne fanno uso “normalità, non è normale stuprare bambine e donne fisicamente e psicologicamente. 

2 commenti:

  1. Siamo nel 2020 queste cose non dovrebbero accadere,quel numeri che sono contati in questi gruppi purtroppo sono persone reali io mi chiedo perché i gestori di telegram non prendano provvedimenti per questi soggetti che alla fine commettono un reato.

    RispondiElimina
  2. Io penso che sui social c'è gente che commettono dei reati e non vengono presi molto in considerazione da quelli che se ne occupano e dovrebbero controllare di più.

    RispondiElimina